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Un libro in pillole: L’odio online: forme, prevenzione e contrasto

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molto social

L’ODIO ONLINE: FORME, PREVENZIONE E CONTRASTO a cura di Barbara Giovanna Bello e Laura Scudieri, G. Giappichelli Editore, 193 pagg., € 22,00

Bello
Docente di Filosofia e Diritto presso l’Università degli Studi della Tuscia, Co-ordina il WG “Gender, Law and Society”. Si occupa, attraverso una prospettiva di filosofia e sociologia del diritto, di diritti umani, intersezionalità, giustizia sociale, mobbing, prevenzione e contrasto alle discriminazioni e discorso d’odio online e offline.

Scudieri
Docente di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale all’Università di Genova. È autrice di Oltre i confini dell’harem (Ledizioni, 2013) e ha curato i volumi Michel Foucault: Diritto, Sapere, Verità (Ledizioni, 2015), e L’Etica pubblica dei preadolescenti (Ledizioni, 2013).

Lo strumento linguistico
Lo strumento linguistico è in grado di modellare la realtà sociale, influenzando ruoli, generi e posizioni nella società. L’emergere del linguaggio d’odio, specialmente sui social media, evidenzia una grave questione culturale legata a fenomeni di sessismo, nazionalismo e discriminazione. Questo linguaggio escludente e violento colpisce tutti gli individui nelle loro interazioni quotidiane, richiedendo una riflessione sul potere linguistico e la responsabilità comunicativa.

L’ironia
L’ironia può essere una preziosa chiave analitica per conoscere e spiegare la società. Può svolgere “un ruolo cruciale nel veicolare, perpetuare e legittimare gli stereotipi negativi” che si posizionano alla base della “piramide dell’odio”. D’altro canto, costituisce una delle strategie di “free speech”, ovvero una modalità di comunicazione che ha come finalità proprio quella di decostruire e denunciare stereotipi pregiudizievoli.

I meme di The Red Pill
The Red Pill è una community che coinvolge i redpillers ovvero coloro che “manifestano un rifiuto del femminismo come progetto politico in quanto credono che il patriarcato sia superato”. Secondo lo studio svolto dalle ricercatrici, lo strumento d’eccellenza usato per deridere è il meme, non solo per la sua capacità di diffusione ma anche per la loro efficacia comunicativa e potere discorsivo.

Stakeholder per spagnoli LGBTQI+
Secondo un rapporto sui crimini d’odio (2020) del Ministero dell’Interno spagnolo, i social network e l’uso d’internet hanno un impatto molto diverso sui giovani LGBTQI+ rispetto ai giovani eterossessuali e cisgender. Il contributo del testo è quello di fornire stakeholder e raccomandazioni che possano essere utili per proporre “misure di intervento psicosociale che si traducono in qualità della vita per tutti”.

Attivismi digitali
“L’ambiente digitale palesa un maggior potenziale per il contrasto dell’odio rispetto al mondo offline”. Per questo motivo, è presente un incremento di comunità di attivisti sempre più strutturate per contrastare i linguaggi d’odio grazie anche alla velocità di trasmissione e la possibilità di “catalizzare rapidamente l’interesse internazionale anche su questioni locali”. Saranno loro i nuovi proficui antidoti ai fenomeni d’odio?

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